
Zuckerberg raggiunge accordo sul caso Cambridge Analytica
Il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, e il consiglio di amministrazione hanno raggiunto un accordo extragiudiziale con gli azionisti per chiudere una class action miliardaria legata allo scandalo Cambridge Analytica, evitando un processo pubblico che avrebbe potuto danneggiare la reputazione dell’azienda. La causa nasceva dall’accusa di aver nascosto i rischi connessi all’uso illecito dei dati personali degli utenti raccolti da Cambridge Analytica tramite Facebook, causando un impatto significativo sulla fiducia degli investitori e del mercato. L’accordo, di cui non sono noti i dettagli precisi, avrebbe previsto un risarcimento inferiore agli 8 miliardi richiesti, ma comunque sostanzioso, e ha permesso ai vertici Meta, compresa Sheryl Sandberg, di evitare di testimoniare.
Lo scandalo prende origine nel 2014 quando Cambridge Analytica ha acquisito dati di milioni di utenti Facebook attraverso un’app di quiz, utilizzandoli per influenzare campagne politiche importanti come il referendum sulla Brexit e le elezioni statunitensi del 2016. Meta è stata accusata di negligenza e mancata trasparenza verso gli azionisti riguardo ai rischi derivanti dall'incidente, causando così una profonda crisi interna e una revisione delle politiche di gestione dati all'interno dell’azienda. Il patteggiamento rappresenta un tentativo di ristabilire la fiducia del mercato e di salvaguardare la stabilità economica dell’azienda.
L'impatto di questo accordo si estende oltre Meta, lanciando un segnale per l'intero settore tecnologico sull’importanza della privacy e della governance dei dati. Il caso pone l'accento sulla necessità di normative più rigorose a tutela degli utenti e degli investitori e riapre il dibattito globale sulla responsabilità delle grandi piattaforme digitali. Le autorità continuano a monitorare e potrebbero introdurre regolamenti più stringenti in futuro. In definitiva, l’accordo chiude una fase critica per Meta, ma invita a riflettere sulle sfide continue nella gestione etica e trasparente dei dati personali nel mondo digitale.