
Xiaomi investe 6 miliardi di euro nei chip proprietari: la rivoluzione dell’indipendenza tecnologica
Negli ultimi anni la produzione di semiconduttori è diventata una vera e propria sfida strategica globale, con implicazioni che toccano economia, geopolitica e sicurezza nazionale. Xiaomi ha annunciato un investimento di 50 miliardi di yuan, circa 6 miliardi di euro, per sviluppare chip proprietari, segnando un potenziale cambio di paradigma non solo per l'azienda ma anche per l'intero settore tecnologico. Il CEO Lei Jun ha sottolineato che questa mossa fa parte di una strategia a lungo termine per ridurre la dipendenza da fornitori esterni come Qualcomm e MediaTek, puntando a una maggiore autonomia nella supply chain tecnologica e a un controllo più diretto sul design e produzione dei semiconduttori. Investire in chip proprietari significa creare centri di ricerca dedicati, assumere talenti specializzati e avviare collaborazioni strategiche, soprattutto per perseguire tecnologie avanzate come quella a 3 nanometri. Il primo passo concreto di questa iniziativa è il processore Xring 01, basato sulla tecnologia a 3 nm e dotato di funzionalità avanzate come intelligenza artificiale e connettività 5G evoluta, la cui presentazione è prevista per maggio 2025. Questo sviluppo rafforzerà l'ecosistema hardware Xiaomi, favorirà una maggiore ottimizzazione dei dispositivi, e offrirà al mercato smartphone una nuova alternativa ai processori tradizionali, potenzialmente più efficiente e personalizzata. Sul piano industriale, la produzione interna di chip rappresenta un'opportunità per aumentare la competitività di Xiaomi, migliorare i margini operativi, e diversificare l’offerta, supportando anche segmenti come i dispositivi indossabili e l'Internet of Things. Inoltre, questa strategia si inserisce in un contesto internazionale complesso, caratterizzato dalla cosiddetta "guerra dei chip" fra USA e Cina, dove l'autonomia tecnologica diventa una priorità per Pechino e le aziende cinesi. Pur presentando sfide tecnologiche, costi elevati e difficoltà nella transizione commerciale, Xiaomi punta a rafforzare la propria posizione attraverso l'innovazione e il controllo completo sulla filiera. In sintesi, l'investimento di Xiaomi nella produzione di chip proprietari non solo apre una nuova pagina per l’azienda stessa ma partecipa al più ampio processo di consolidamento della tecnologia made in China, preludendo a un futuro in cui attori asiatici giocheranno un ruolo sempre più centrale nello scenario globale della tecnologia e dell’innovazione.