
UK rinuncia all’accesso ai dati Apple sotto pressioni USA
Nel luglio 2025, il governo britannico guidato dal Partito Laburista di Keir Starmer ha rinunciato formalmente alla richiesta di accesso ai dati crittografati degli utenti Apple, cedendo alle forti pressioni provenienti dagli Stati Uniti, in particolare dall’amministrazione Trump e dal vicepresidente JD Vance. Questa decisione rappresenta un momento cruciale nel complesso bilanciamento tra la tutela della privacy digitale e le esigenze di sicurezza nazionale in un contesto sempre più digitale.
La richiesta britannica nasceva dall'esigenza di potenziare gli strumenti di contrasto al crimine e al terrorismo digitale, in un’epoca segnata da crescenti minacce cibernetiche. Tuttavia, la proposta si è scontrata con una forte opposizione americana, volta a proteggere le grandi aziende tecnologiche come Apple, ed evitare pericolosi precedenti globali. Apple, da sempre paladina della privacy, ha resistito con decisione a ogni tentativo di introdurre backdoor nei propri sistemi, sottolineando i rischi sistemici che ciò comporterebbe per la sicurezza globale degli utenti.
La scelta di Londra è stata anche motivata dal desiderio di mantenere solide collaborazioni tecnologiche e diplomatiche con Washington, fondamentali in un contesto di competizione digitale internazionale. Allo stesso tempo, ha evidenziato i conflitti interni al governo laburista e il vivace dibattito pubblico su come bilanciare diritti individuali e sicurezza collettiva. Le associazioni per i diritti digitali hanno accolto positivamente la decisione, mentre alcune voci critiche hanno sottolineato le difficoltà di contrastare efficacemente il crimine senza strumenti adeguati. Il caso britannico rappresenta così un paradigma delle delicate sfide connesse alla regolazione della privacy nell'era digitale globale.