Torino, storica sentenza per ferie non godute dei precari

Torino, storica sentenza per ferie non godute dei precari

La sentenza della Corte d’Appello di Torino dell’8 luglio 2025 rappresenta un punto di svolta per i diritti dei docenti precari nella scuola italiana, riconoscendo il diritto alla monetizzazione delle ferie non godute. Il caso nasce da una controversia in cui un docente con contratti a termine ha visto inizialmente liquidare una somma minima dal Ministero dell’Istruzione per le ferie accumulate e non fruite. Il tribunale di primo grado si era espresso a favore del Ministero, ma la Corte d’Appello ha ribaltato la decisione, imponendo il pagamento integrale dell’indennità sostitutiva in conformità alle normative vigenti e agli orientamenti della Corte di Giustizia Europea.

Questa sentenza è cruciale in un contesto dove i docenti precari rappresentano una presenza stabile e fondamentale nel sistema scolastico italiano, ma spesso vedono negati diritti correlati a ferie e permessi per via della frammentazione dei contratti a termine. La decisione torinese sancisce che le ferie non godute vanno necessariamente monetizzate, garantendo una tutela economica e professionale rafforzata. Tale riconoscimento mette in discussione le prassi amministrative precedenti, obbligando il Ministero a rivedere le proprie procedure e potenzialmente aprendo la strada a una grande riforma dei rapporti di lavoro nella scuola.

A livello nazionale, la pronuncia ha un grande potenziale di impatto, poiché potrebbe innescare una serie di azioni legali simili e una riconsiderazione delle politiche di trattamento dei precari. Sindacati e associazioni hanno accolto con favore la decisione, sottolineandone il valore simbolico e pratico per la tutela dei diritti e per la parità tra personale stabile e personale a termine. Questa svolta giudiziaria rappresenta un passo importante verso una maggiore equità e giustizia per migliaia di insegnanti e per il sistema scolastico tutto.