Supplenze su spezzoni: procedure e compensi 2025/26

Supplenze su spezzoni: procedure e compensi 2025/26

Le supplenze su spezzoni pari o inferiori a sei ore rappresentano una realtà significativa e spesso poco conosciuta nel panorama scolastico italiano. La nota annuale del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) per l'a.s. 2025/26 definisce chiaramente le procedure e i tempi per la presentazione delle domande, dal 17 al 30 luglio 2025, sottolineando il ruolo fondamentale della liberatoria dell'Ufficio Scolastico Provinciale (USP) per l’assegnazione degli incarichi residui. Gli spezzoni sono frazioni orarie di insegnamento che non costituiscono una cattedra intera, frequenti soprattutto nella scuola secondaria, e permettono di coprire con efficacia le esigenze didattiche residue, garantendo continuità e opportunità lavorative ai docenti. In base al contratto, la retribuzione è proporzionale alle ore svolte, con alcune limitazioni rispetto alle supplenze su cattedra intera, come la minore copertura di benefici contrattuali e la necessità di rispettare criteri di trasparenza e merito nelle nomine.

Il dirigente scolastico assume un ruolo centrale nella selezione e nomina dei supplenti per spezzoni, dopo aver ottenuto la liberatoria USP che autorizza la nomina autonoma. Le procedure seguono un preciso iter, che prevede il controllo delle graduatorie d’istituto e l’applicazione di criteri oggettivi basati sul punteggio. La domanda da parte dei candidati deve essere presentata esclusivamente online, con autenticazione SPID o CIE, con indicazione precisa della disponibilità e delle sedi preferite. La normativa consente inoltre il cumulo di più spezzoni purché non si superi l’orario massimo consentito, offrendo la possibilità di consolidare un percorso professionale e di punteggio importante per la carriera.

Nonostante il sistema garantisca una copertura pressoché totale delle necessità scolastiche e rappresenti una concreta opportunità per giovani insegnanti, permangono alcune criticità relative a ritardi nelle assegnazioni, frammentazione del servizio e retribuzioni considerate non sempre adeguate. Si auspica un miglior coordinamento tra gli USP, potenziamento delle piattaforme informatiche e un riconoscimento contrattuale più completo per il personale coinvolto. Infine, la raccomandazione per i precari è di monitorare con attenzione le comunicazioni del MIM e di rispettare con precisione i termini di iscrizione, per non perdere le opportunità offerte dal sistema supplenze per l’anno scolastico 2025/26.