
Sostegno: ecco dove non ci saranno ruoli da GPS 2025/26
Il sistema di assegnazione dei ruoli per il sostegno scolastico nell'anno 2025/26 presenta novità significative e differenziate a seconda delle regioni italiane. La normativa vigente prevede che i posti vacanti vengano assegnati prioritariamente tramite procedure concorsuali, seguite dallo scorrimento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) di sostegno per coprire eventuali residui. Tuttavia, alcune regioni, come l'Emilia Romagna, confermano la possibilità di utilizzo delle GPS in caso di posti ancora disponibili dopo le procedure concorsuali, mentre altre, in particolare la Sicilia con le province di Catania, Agrigento e Trapani, escludono totalmente lo scorrimento delle GPS per il 2025/26, assegnando tutti i ruoli esclusivamente tramite concorsi. Questa decisione genera incertezza e difficoltà per i candidati GPS in Sicilia, che potrebbero considerare spostamenti o incarichi temporanei come strategie alternative.
Le procedure concorsuali rappresentano dunque l'elemento centrale nel reclutamento degli insegnanti di sostegno, in linea con le politiche ministeriali che mirano a ridurre il precariato e valorizzare il merito attraverso prove pubbliche. La disparità regionale nell'esaurimento delle graduatorie concorsuali determina però un quadro frammentato, con conseguenze sulle opportunità di accesso al ruolo stabile. I docenti coinvolti devono quindi mantenere un'attenta attività di monitoraggio delle graduatorie e delle convocazioni, considerando anche l'opzione della mobilità territoriale e l'accettazione di incarichi temporanei come strade praticabili.
Infine, questa situazione riflette una sfida più ampia per il sistema scolastico italiano: conciliare la necessità di qualità e merito nelle assunzioni con il riconoscimento dell'esperienza acquisita e le differenti realtà regionali. Le politiche di reclutamento del sostegno devono affrontare la questione dell'equità e garantire la continuità didattica, evitando l'esodo in regioni più favorevoli che potrebbe compromettere l'efficacia del supporto agli studenti con disabilità su tutto il territorio nazionale.