Sfiducia a Von der Leyen: mozione UE e lo scandalo Pfizergate

Sfiducia a Von der Leyen: mozione UE e lo scandalo Pfizergate

Il dibattito apertosi a Strasburgo riguarda la mozione di sfiducia contro Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Europea, in relazione allo scandalo Pfizergate che ha coinvolto la gestione dei contratti vaccinali con Pfizer durante la pandemia. La questione centrale verte sulla trasparenza e la legittimità dei negoziati, con accuse di gestione centralizzata e rapporti privati tra Von der Leyen e Pfizer, che hanno alimentato sospetti e contestazioni da parte di numerosi eurodeputati. La mozione, presentata dall’europarlamentare rumeno Georghe Piperea e firmata da 79 deputati di vari schieramenti, denuncia la mancanza di trasparenza, la scarsa condivisione parlamentare e la cattiva gestione delle risorse pubbliche nella stipula dei contratti. La discussione in Parlamento sarà seguita da un voto che richiede una maggioranza qualificata; l’approvazione porterebbe alla crisi istituzionale con la caduta dell’intera Commissione Europea. La posizione dei principali gruppi politici è variegata: i Patrioti sostengono la mozione, gli ECR sono divisi, il PPE è formalmente vicino a Von der Leyen pur con critiche interne, mentre gli S&D mostrano fratture interne legate al timore di instabilità politica. In caso di rimozione di Von der Leyen, l’UE dovrà affrontare una crisi senza precedenti che potrebbe rallentare le politiche chiave e influenzare negativamente i rapporti internazionali e i mercati. Le istituzioni europee e gli Stati membri sollecitano trasparenza e rispetto delle procedure, evidenziando le tensioni tra esigenze politiche e stabilità. Lo scandalo ha messo in luce la necessità di rafforzare la trasparenza nelle procedure di acquisto pubblico e la responsabilità delle istituzioni nell’interesse dei cittadini europei. Inoltre, la vicenda rappresenta un crocevia nelle relazioni tra l’UE e l’industria farmaceutica, con possibili riforme che mirano a migliorare la negoziazione e il controllo dei contratti futuri. Qualunque sarà l’esito del voto, questo evento segnerà un punto di svolta nella governance europea, sottolineando quanto la fiducia dei cittadini dipenda dalla chiarezza e dall’efficacia delle istituzioni e delle loro decisioni.