
Ripetizioni estive: tra debiti scolastici e desiderio di eccellenza
Le ripetizioni estive nelle scuole superiori italiane rappresentano ormai un fenomeno strutturale con una doppia valenza: da un lato recuperare insufficienze scolastiche, dall'altro consolidare o anticipare conoscenze anche tra gli studenti promossi. Nel 2025 quasi il 20% degli studenti finisce l'anno con almeno un debito, e il 67% di questi opta per lezioni private durante l'estate come via primaria per il recupero. Parallelamente, circa il 25% dei promossi frequenta le ripetizioni, spinto dalla competizione crescente e dalla voglia di eccellere. Da un punto di vista economico, il settore delle ripetizioni costituisce un mercato significativo, con costi medi attorno ai 287 euro per ciclo, sostenuti principalmente dalle famiglie. Le lezioni online guadagnano terreno, consentendo flessibilità e nuove modalità di apprendimento anche in mobilità. Matematica resta la materia più richiesta, riflettendo le difficoltà trasversali. Tra le cause dell'aumento dei debiti si annoverano curricula difficili, presenza costante del digitale, disagio psicologico e disuguaglianze territoriali. I vantaggi delle ripetizioni comprendono supporto personalizzato e recupero immediato, ma sono presenti limiti come la dipendenza dallo strumento e costi elevati. Per studenti e famiglie la situazione è complessa, tra pressioni emotive e impegni estivi. Il sistema educativo è quindi chiamato a riflettere su efficacia didattica, disuguaglianze e necessità di interventi inclusivi, affinché la scuola resti fulcro di crescita e formazione equa.