
Riforma pensioni 2025: svolta per gli over 60 calabresi
La riforma pensioni 2025 si inserisce in un contesto di persistente crisi del mercato del lavoro, con particolare criticità nelle regioni meridionali come Calabria e Sicilia, dove la precarietà tra i lavoratori anziani è acuta. Questo scenario ha spinto il governo e le istituzioni a rivedere la legge Fornero, cercando un sistema pensionistico più inclusivo per le categorie più vulnerabili, come i precari over 60, affrontando al contempo l'invecchiamento demografico e l'esigenza di giustizia sociale.
In Calabria è stato raggiunto un accordo storico che prevede l’erogazione di un assegno sociale di 631 euro mensili per circa 1.000 lavoratori precari over 60 fino al compimento dei 67 anni, età prevista per accedere all’assegno sociale nazionale. Questa misura mira a colmare il vuoto di tutela per chi ha carriere lavorative discontinue, soprattutto in settori come la sanità e gli enti locali, con fondi regionali e statali destinati a contrastare l’esclusione sociale. Parallelamente, i sindacati siciliani chiedono una riduzione della pressione fiscale per gli anziani a basso reddito, promuovendo un welfare più equo e inclusivo.
Il governo e le regioni puntano a estendere le misure a ulteriori 2.700 precari calabresi e a introdurre finestre pensionistiche anticipate per personale scolastico, rispondendo così a esigenze di tutela sociale e di gestione del turnover. Questi interventi, seppur costosi, rappresentano investimenti per la coesione sociale e la dignità dei lavoratori anziani. Il dibattito politico evidenzia l’urgenza di misure mirate per il Mezzogiorno, bilanciando sostenibilità economica e giustizia sociale, auspicando un modello replicabile per tutto il Paese e una nuova stagione di riforme previdenziali umane e innovative.