
Prove INVALSI 2025: scuola media tra criticità e miglioramenti
Le Prove INVALSI 2025 sono fondamentali per misurare lo stato delle competenze degli studenti di scuola media in Italia, coinvolgendo oltre 27.000 classi terze. In Italiano si registra un lento arretramento con difficoltà soprattutto nella comprensione e nell'analisi del testo, aggravate da divari territoriali forti che vedono il Centro-Nord meglio posizionato rispetto al Sud e alle Isole. Le cause includono influenze dei nuovi media, carenza di formazione docente e riduzione del tempo dedicato alla lettura. Nel campo della Matematica, i risultati mostrano stabilità ma con persistenti divari Nord-Sud: solo il 40% degli studenti meridionali raggiunge livelli adeguati contro il 60-70% del Nord. Questa disparità minaccia l'inclusione sociale e la mobilità educativa. Al contrario, in Inglese si osservano segnali positivi di miglioramento, con un aumento significativo degli studenti che raggiungono il livello A2 in reading e listening grazie a metodologie didattiche innovative, esposizione digitale e formazione. Nonostante ciò, le disuguaglianze territoriali permangono. Il saldo delle prove mostra un sistema scolastico caratterizzato da luci e ombre, con una persistente frattura Nord-Sud. Le cause sono molteplici e comprendono fattori socio-economici, digitalizzazione e coinvolgimento familiare. Per il futuro, si sottolinea l'importanza di investimenti nella formazione degli insegnanti, didattica personalizzata, infrastrutture nelle aree svantaggiate e strategie di compensazione sociale, ispirandosi anche ai modelli europei di successo. Solo un impegno strutturale e integrato potrà garantire equità e qualità nell'istruzione media italiana.