
Perché AMD pagherà di più per i chip prodotti negli USA
Il settore dei semiconduttori sta diventando una delle arene più strategiche e competitive a livello globale, dove la produzione dei chip rappresenta il fulcro di molte tecnologie digitali e di intelligenza artificiale. AMD, sotto la guida della CEO Lisa Su, ha scelto di produrre chip negli Stati Uniti in partnership con TSMC, accettando costi fino al 20% superiori rispetto alla produzione tradizionale a Taiwan. Questa decisione è motivata dalla necessità di diversificare la filiera produttiva, riducendo la dipendenza da un'unica area geografica e migliorando la sicurezza nazionale in un contesto geopolitico sempre più instabile, soprattutto per tensioni tra USA e Cina. La produzione americana sarà fondamentale per rispondere rapidamente alla crescente domanda di chip avanzati per l'AI e per garantire continuità anche in caso di crisi globali. Tuttavia, questi vantaggi si accompagnano a sfide rilevanti, come l'aumento dei costi legati a salari, logistica, e norme ambientali rigorose. Nel lungo termine, incentivi governativi e economie di scala potrebbero compensare parte di questi costi aggiuntivi. Complessivamente, la mossa di AMD rappresenta un cambiamento epocale per il settore dei semiconduttori, che si muove verso una produzione più vicina ai mercati strategici, aumentando resilienza e sicurezza ma anche richiedendo investimenti e gestione attenta delle nuove complessità.