Pensioni anticipate: calo delle richieste e le nuove tendenze

Pensioni anticipate: calo delle richieste e le nuove tendenze

Nel 2025 il sistema delle pensioni anticipate in Italia ha registrato un sostanziale calo delle domande, con una diminuzione di 20.000 richieste rispetto all'anno precedente secondo i dati INPS. Questo fenomeno, inusuale considerando l'importanza storica e politica della flessibilità pensionistica nel contesto nazionale, è influenzato da molteplici fattori. Le riforme normative introdotte dal Governo Meloni hanno reso più stringenti i requisiti per accedere alla pensione anticipata, soprattutto con la revisione degli strumenti come Quota 103 e Opzione Donna. Queste misure, volte a garantire la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale, hanno però indebolito le tradizionali forme di prepensionamento, limitando anche le categorie più fragili come le donne e i lavoratori autonomi. Parallelamente, cresce la preferenza per la pensione di vecchiaia, che per alcune categorie risulta più remunerativa e meno penalizzante. Questo cambiamento strutturale, oltre a riflettere un mutamento nell'orientamento individuale e sociale, mette in luce un divario sempre più accentuato tra diverse forme pensionistiche. Gli esperti segnalano che senza interventi mirati a tutelare specifiche fasce di lavoratori, il trend potrebbe consolidarsi, complicando le prospettive della previdenza futura. La politica previdenziale futura dovrà quindi bilanciare sostenibilità, equità e flessibilità, per garantire un sistema solidale e adeguato alle nuove sfide demografiche e sociali del paese.