Pensioni 2026: Irpef ridotto, ma non per tutti

Pensioni 2026: Irpef ridotto, ma non per tutti

Il nuovo intervento del Governo Meloni sulle pensioni per il 2026 prevede un taglio dell’Irpef dal 35% al 33% esclusivamente per la seconda fascia di reddito, ovvero pensionati con redditi annui lordi compresi tra 28.000 e 60.000 euro. Questa misura fiscale mira ad alleggerire la pressione fiscale su una platea definita di pensionati che non rientra né nelle fasce di reddito più basse, che continuano a ricevere altri tipi di sostegni, né in quelle più elevate. L’intervento, sebbene presentato come un ampliamento dei benefici fiscali per i pensionati, interessa circa il 28% del totale dei pensionati italiani e si traduce in un aumento netto della pensione che può arrivare a 640 euro l’anno per chi raggiunge il limite di 60.000 euro.

L’impatto pratico del taglio Irpef si osserva su soggetti con redditi intermedi, con incrementi variabili dai 390 euro annui per redditi di 30.000 euro fino a 640 euro per 60.000 euro, mentre restano esclusi i pensionati con redditi inferiori o superiori a tali soglie. Diverse associazioni, come la Cgil Pensionati, sottolineano come questa misura seppur positiva sia limitata e non riesca a rispondere ai bisogni dei pensionati con redditi bassi, che costituiscono una parte rilevante della popolazione pensionistica. Inoltre, permangono criticità come la sostenibilità finanziaria della riforma stessa e il rischio di accentuare le disuguaglianze tra fasce di reddito diverse.

Confrontando il modello italiano con altri Paesi europei emerge come in Italia la pressione fiscale sulle pensioni rimanga relativamente elevata, specie per i redditi medi, e non siano ancora previste misure sociali di sostegno ampie come l’aumento delle pensioni minime o estensioni di tutela sanitaria. Pertanto, la riforma rappresenta solo un primo passo e richiede l’accompagnamento con interventi strutturali più completi per garantire una maggiore equità e sostenibilità nel sistema pensionistico nazionale di fronte alle sfide demografiche ed economiche future.