
OpenAI rafforza la sicurezza: timori di spionaggio industriale
Il settore dell'intelligenza artificiale si trova oggi al centro di una competizione globale serrata, in cui la protezione dei dati e delle innovazioni rappresenta una priorità imprescindibile. OpenAI, leader mondiale nel comparto IA, ha reagito a sospetti di spionaggio industriale da parte della startup cinese DeepSeek implementando misure di sicurezza senza precedenti, sia informatiche che fisiche. L'accusa di furto di modelli IA ha evidenziato come, in un ambiente altamente competitivo, la salvaguardia della proprietà intellettuale debba essere garantita con protocolli avanzati e politiche rigorose. OpenAI ha introdotto sistemi di autenticazione multifattoriale, restrizioni di accesso a internet negli uffici e un'ampia formazione sulla cybersecurity per tutto il personale, dimostrando l'importanza di un approccio integrato tra tecnologia e cultura organizzativa. I data center, cuore nevralgico della conservazione delle informazioni, sono stati sottoposti a controlli biometrici e a una maggiore segmentazione della rete, rendendo più difficili eventuali intrusioni. Infine, il caso OpenAI-DeepSeek si inserisce in un più ampio scenario geopolitico, dove Stati Uniti, Cina ed Europa si contendono la supremazia tecnologica investendo sulla sicurezza come pilastro fondamentale per mantenere la leadership e promuovere un'innovazione responsabile e protetta.