
Nicusor Dan Eletto Nuovo Presidente della Romania: Sconfitta Storica per l'Estrema Destra
Il 19 maggio 2025 rappresenta una svolta storica per la Romania, con l'elezione di Nicusor Dan come nuovo presidente, segnando una vittoria netta con il 54,3% dei voti contro il 45,6% dell'avversario di estrema destra George Simion. Questo esito riflette il desiderio della popolazione romena di proseguire lungo una strada europeista e di riforma politica, in contrapposizione con la retorica nazionalista e sovranista di Simion. Dan, ex sindaco di Bucarest e attivista civico, ha costruito la sua campagna su legalità, trasparenza e innovazione, conquistando soprattutto i giovani e la classe media urbana, proponendo un programma incentrato sul rafforzamento dello stato di diritto, lo sviluppo sostenibile, il miglioramento di istruzione e sanità, e la lotta all’evasione fiscale. Le elezioni, caratterizzate da un'alta partecipazione superiore al 65%, hanno messo in luce una netta divisione geografica e ideologica tra aree urbane favorevoli a Dan e zone rurali più inclini alle idee di Simion, ma la preoccupazione per una possibile deriva autoritaria e la mobilitazione sociale hanno esercitato un peso decisivo sul risultato finale.
Nella notte elettorale, la conferma della vittoria di Dan ha portato a festeggiamenti diffusi e a un forte messaggio di unità da parte del neo-presidente, il quale ha invitato il paese a superare le divisioni sociali e politiche in favore di un progetto condiviso di sviluppo e integrazione. Al contrario, George Simion, figura carismatica ma divisiva e leader dell’Alleanza per l’Unità dei Romeni, ha subito una battuta d’arresto significativa che obbligherà il partito di estrema destra a rivedere strategia e leadership. L’alta affluenza e la mobilitazione di numerosi segmenti della società, inclusi giovani e cittadini all’estero, unite a campagne social media efficaci e manifestazioni civiche, hanno rappresentato fattori chiave per la vittoria dell’ala europeista e hanno indicato una società sempre più orientata alla stabilità democratica.
Dal punto di vista politico interno, la vittoria di Dan apre la strada a un riassetto e ad un possibile governo più moderato e progressista, focalizzato su riforme nella giustizia, nella pubblica amministrazione e nel contrasto alla corruzione. A livello internazionale, la sua elezione è stata accolta positivamente dall’Unione Europea e altri partner, rappresentando un segnale incoraggiante per la tenuta democratica nella regione dell’Europa dell’Est e un argine al populismo di estrema destra. Nel clima festoso seguito all’annuncio, con partecipazione trasversale di cittadini, si è respirata una forte aspirazione a un futuro di inclusione, stabilità e rilancio. Tuttavia, il neo-presidente dovrà affrontare sfide importanti nel realizzare le promesse elettorali e nel governare un paese con disparità economiche e strutturali profonde, tentando di mantenere saldo il cammino di integrazione europea e riforma interna.