Mobilità internazionale e diritti sociali: l’Inca Cgil a Bruxelles

Mobilità internazionale e diritti sociali: l’Inca Cgil a Bruxelles

Il dibattito sulla mobilità internazionale nel contesto europeo si svolge in un quadro complesso dove la libera circolazione di lavoratori, pur sancita dai Trattati comunitari, incontra ostacoli significativi nella concreta applicazione dei diritti sociali. Le diversità tra gli Stati membri in tema di protezione sociale, accesso ai servizi e riconoscimento delle competenze rendono cruciale il ruolo di enti come il Patronato Inca Cgil, promotore dell’incontro "Tutele senza frontiere" a Bruxelles. Questa iniziativa ha riunito istituzioni, sindacati e ricercatori per analizzare le sfide del lavoro transfrontaliero e proporre strategie coordinate. Nel suo intervento Michele Pagliaro ha sottolineato come la mobilità non debba implicare perdita di diritti, ma rappresentare un’opportunità di crescita. Esther Lynch ha evidenziato la necessità di un’azione sindacale europea unitaria per combattere le disparità e le pratiche di dumping sociale, valorizzando il ruolo dei patronati. Durante il confronto con europarlamentari e studiosi è emersa l’urgenza di armonizzare normative e potenziare i servizi di assistenza per i lavoratori migranti, soprattutto quelli distaccati che affrontano molteplici difficoltà. Le conclusioni di Maurizio Landini hanno ribadito che solo una politica europea forte, che ponga al centro la persona e la tutela del lavoro transfrontaliero, può garantire diritti solidi e inclusivi. Infine, l’Inca Cgil, con i suoi ottant’anni di esperienza, si conferma un attore imprescindibile nel rafforzamento delle tutele sociali in un’Europa in continua trasformazione, supportando lavoratori italiani e stranieri attraverso un modello di assistenza moderna e partecipata.