Microsoft e il caso cloud Difesa USA: stop ingegneri cinesi

Microsoft e il caso cloud Difesa USA: stop ingegneri cinesi

La sicurezza dei sistemi cloud impiegati nel settore della difesa si conferma cruciale in un'era digitale dominata dall'innovazione e dalla competizione globale. Il caso Microsoft, scaturito dalle rivelazioni di ProPublica, ha messo in luce l'impiego di ingegneri cinesi nei progetti cloud del Dipartimento della Difesa USA, sollevando timori su spionaggio e controllo degli accessi ai dati sensibili. Il sistema "digital escort", adottato da Microsoft per controllare tali accessi, si è dimostrato inadeguato, con critiche severe da parte delle autorità di sicurezza nazionali. Washington ha reagito con rigore, vietando l'accesso di personale straniero ai sistemi cloud militari e prevedendo regole più severe. Questo episodio riflette le tensioni tecnologicocon i rischi associati ai rapporti fra USA e Cina, impattando sulle politiche di recruitment tecnologico e sul futuro della collaborazione internazionale. La vicenda ha inevitabilmente ripercussioni dirette su Microsoft e sull'intera governance tecnologica statunitense, alimentando una riflessione globale sull'equilibrio tra innovazione, sicurezza e sovranità digitale nei sistemi cloud militari. Il futuro appare segnato da controlli più stringenti, investimenti in tecnologie avanzate di protezione e una gestione più nazionale delle risorse chiave, segnando un punto di svolta nella sicurezza digitale delle infrastrutture strategiche.