
La formazione professionale al centro del mercato del lavoro
La formazione professionale emerge come pilastro fondamentale del mercato del lavoro contemporaneo, come evidenziato da Luigi Di Maio nel suo intervento a Milano nel 2025. In un contesto segnato da rapidi cambiamenti tecnologici e crisi produttive, essa si configura non come un accessorio, ma come una vera e propria infrastruttura strategica per garantire competitività, occupabilità e coesione sociale. Questo concetto è ben rappresentato dalla metafora della piramide rovesciata, nella quale il sistema di formazione sostiene l'intera struttura occupazionale e produttiva del Paese, evidenziando la necessità di valorizzare il sistema formazione-imprese e di investire nel futuro economico nazionale. Tuttavia, nonostante questa centralità riconosciuta, il sistema formativo risulta ancora sottoutilizzato, sia da parte delle imprese, specialmente PMI, che da parte dei lavoratori stessi, spesso frenati da diffidenze, mancanza di tempo o timori nei confronti delle nuove competenze richieste. L'importanza dell'upskilling e reskilling diventa cruciale per adeguarsi ai mutamenti digitali e di mercato, evitando il rischio di esclusione. Le imprese sono chiamate a superare la visione della formazione come costo per riconoscerla come investimento in produttività e innovazione. Inoltre, la formazione ricopre un ruolo chiave nella riduzione dell'inattività, fornendo opportunità concrete anche ai soggetti più fragili o ai disoccupati, supportando inclusione sociale e coesione. L'integrazione tra scuola e lavoro, attraverso percorsi formativi e apprendistati, rappresenta una sfida ineludibile per facilitare l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Milano si distingue come esempio virtuoso di ecosistema formativo dinamico e inclusivo, in grado di promuovere innovazione e occupazione. In conclusione, mettere la formazione professionale al centro dell'agenda politica ed economica italiana è la chiave per affrontare le trasformazioni future, garantendo lavoro dignitoso, crescita condivisa e inclusione sociale a livello nazionale.