Il lancio del satellite Biomass: tra innovazione e monitoraggio ambientale. Le voci di Simonetta Cheli (ESA) e Giulio Ranzo (Avio)

Il lancio del satellite Biomass: tra innovazione e monitoraggio ambientale. Le voci di Simonetta Cheli (ESA) e Giulio Ranzo (Avio)

Il lancio del satellite Biomass nel 2025 rappresenta un traguardo fondamentale nel panorama della ricerca spaziale europea, ponendosi come risposta concreta alle crescenti sfide ambientali e climatiche. Promosso dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA), Biomass si configura come una missione innovativa che sfrutta un radar a banda P per mappare e monitorare la biomassa delle foreste globali, riuscendo a penetrare il fitto delle chiome e fornire dati dettagliati essenziali alla valutazione del carbon sink forestale e alla lotta contro il cambiamento climatico. Con una vita operativa stimata di almeno cinque anni, il satellite favorirà analisi continue anche in condizioni meteorologiche avverse, rendendolo un alleato prezioso per scienziati e policy maker. La salvaguardia delle foreste assume un ruolo cruciale, essendo queste responsabili dell'assorbimento di gran parte delle emissioni antropiche di CO₂, ma minacciate da deforestazione e incendi. Attraverso dati satellitari ad alta risoluzione, Biomass fornirà strumenti indispensabili per identificare aree a rischio, misurare il carico di carbonio e monitorare la biodiversità, contribuendo direttamente agli impegni internazionali come l'Accordo di Parigi. Il contributo dell’industria italiana, rappresentata da Avio, nel lancio e nella tecnologia garantisce standard elevati di affidabilità e sottolinea l'importanza della collaborazione europea e globale nella missione. In prospettiva, Biomass non solo si impone come pietra miliare scientifica e tecnologica, ma anche come simbolo di cooperazione internazionale e speranza verso un futuro sostenibile, valorizzando la ricerca spaziale come motore di progresso e responsabilità ambientale su scala mondiale.