Il fulmine più lungo mai registrato: dagli USA un nuovo record

Il fulmine più lungo mai registrato: dagli USA un nuovo record

Il 31 luglio 2025, l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (Wmo) ha ufficialmente certificato un nuovo primato meteorologico: il fulmine più lungo mai registrato, con una lunghezza di 829 chilometri, che ha percorso il cielo dagli stati del Texas orientale fino a Kansas City. Questo fulmine, un evento di eccezionale portata, ha superato il precedente record di 61 chilometri e ha ridefinito la nostra comprensione delle scariche atmosferiche. Sebbene l'evento sia avvenuto nell'ottobre del 2017, la sua identificazione è stata possibile solo recentemente grazie ai progressi tecnologici che permettono un'analisi dettagliata e una rilevazione precisa delle scariche elettriche su grandi distanze.

L'origine di questo super fulmine è nella vasta regione delle Grandi Pianure americane, un territorio noto per temporali intensi e supercelle capaci di sviluppare fenomeni atmosferici estremi. A differenza dei fulmini più comuni che scaricano tra nube e suolo, questo fulmine si è propagato orizzontalmente tra le nubi, fenomeno definito "cloud-to-cloud", facilitato da condizioni atmosferiche come forte instabilità, abbondanza di umidità e venti favorevoli in quota. Ciò ha consentito una traiettoria luminosa di straordinaria estensione che ha transitato parallelamente al terreno su centinaia di chilometri.

La scoperta è stata resa possibile dall'uso di tecnologie satellitari avanzate e sistemi di mappatura a radiofrequenza, integrati con dati di network terrestri, che hanno consentito di delineare la morfologia e la dinamica del fulmine con un margine d'errore molto basso. L'analisi e validazione di questi dati da parte della Wmo sottolineano l'importanza di tali innovazioni per migliorare la sicurezza pubblica, affinare la prevenzione del rischio e ampliare la comprensione scientifica delle dinamiche atmosferiche, soprattutto in un'epoca di cambiamenti climatici che sembrano incrementare la frequenza e l'intensità dei fenomeni meteorologici estremi.