
Il fallimento del primo lancio del razzo Eris di Gilmour Space
Il 31 luglio 2025 ha segnato un evento cruciale per l'industria spaziale australiana con il primo tentativo di lancio del razzo Eris, sviluppato da Gilmour Space Technologies presso il Bowen Orbital Spaceport nel Queensland. La missione rappresentava un importante passo verso l'autonomia spaziale del Paese, ambendo a dimostrare la fattibilità tecnologica di un vettore a propulsione ibrida completamente australiano. Nonostante le ottime condizioni di lancio e l'elevata attesa, dopo soli 14 secondi dal decollo il razzo ha subito un problema tecnico al propulsore che ha causato l'interruzione della missione e la caduta controllata del veicolo, senza conseguenze per il personale. Questo episodio evidenzia le complessità presenti nella realizzazione di tecnologie spaziali innovative ma costituisce un fondamentale banco di prova per l'industria nazionale. Gilmour Space, fondata nel 2013, emerge come protagonista dell'innovazione aerospaziale australiana, promuovendo materiali compositi avanzati, sistemi digitali di controllo e un design modulare nei propri vettori. L'infrastruttura del Bowen Orbital Spaceport rappresenta la infrastruttura nazionale di rilievo per i lanci spaziali, favorita da investimenti pubblici e privati per sviluppare una filiera tecnologica integrata. Le autorità e la comunità scientifica internazionale hanno accolto il fallimento come un passaggio inevitabile e formativo per future missioni. Le indagini preliminari indicano un malfunzionamento alla valvola di controllo del propellente, ora oggetto di analisi dettagliata. Il settore spaziale australiano si mostra resiliente e determinato a superare le difficoltà iniziali, riconoscendo l'importanza di questa esperienza come base per successi futuri. L’evento ha anche avuto ampia risonanza mediatica globale, accrescendo la consapevolezza sull’impegno australiano nel campo spaziale e sottolineando la necessità di perseveranza e innovazione continua.