
Google trionfa con AI Overview: 2 miliardi di utenti, crisi del web
Il secondo trimestre del 2025 segna una pietra miliare per Alphabet, la holding di Google, che vede una crescita economica solida con ricavi di 96,4 miliardi di dollari e un utile per azione di 2,31 dollari, superiori alle attese. La vera protagonista di questa svolta è la piattaforma AI Overview, lanciata quattordici mesi fa, che ha già conquistato 2 miliardi di utenti mensili grazie alla sua capacità di fornire risposte sintetizzate e immediate, rivoluzionando la ricerca online. Alphabet ha puntato massicciamente sull'intelligenza artificiale, investendo 85 miliardi di dollari per consolidare la sua posizione dominante e guidare l'evoluzione del mercato digitale.
Tuttavia, questo successo ha delle ripercussioni significative sul web tradizionale. Il modello di AI Overview sottrae traffico ai siti originali, provocando un calo delle entrate per editori e creatori di contenuti, che già denunciano una crisi crescente del settore. La riduzione delle visite alle piattaforme di informazione digitale tradizionali rischia di minare la diversità e la pluralità delle fonti, fondamentali per la qualità dell'informazione e la cultura dell'utente. Le associazioni di editori chiedono interventi regolatori e nuovi modelli di condivisione dei ricavi, mentre alcuni attori tentano di adattarsi alla nuova realtà collaborando con le tecnologie AI.
Dal punto di vista degli utenti, la diffusione di risposte istantanee offerte dall'AI modifica profondamente le abitudini di ricerca, con un potenziale impatto negativo sulla capacità critica e sulla varietà delle informazioni consultate. Il web rischia così di diventare un ecosistema sempre più centralizzato e dominato da pochi giganti tecnologici. La sfida per il futuro consiste nel bilanciare l'innovazione tecnologica con la sostenibilità di un ambiente digitale pluralista e libero, che mantenga viva la creatività e l'accesso aperto alla conoscenza. Regulamentazione, collaborazione tra operatori e coscienza degli utenti saranno fattori chiave per costruire un nuovo ecosistema digitale equilibrato.