
Golden Power su Banco BPM: la sfida tra Italia e UE
Il tema del golden power rappresenta una questione cruciale nei rapporti tra Italia e Unione europea. Questo potere consente allo Stato italiano di intervenire in operazioni societarie su settori strategici come il bancario, al fine di tutelare interessi nazionali, in particolare la stabilità del sistema bancario e l'accesso al credito per le PMI. Tuttavia, l'uso di tale strumento ha suscitato contestazioni da Bruxelles, che vede in questo potere un possibile ostacolo alla libera circolazione dei capitali e al mercato unico europeo. Recentemente la Commissione europea ha inviato una lettera di contestazione formale all'Italia in merito all'operazione Banco BPM-Unicredit, denunciando rischi di protezionismo e violazione delle regole comunitarie.
Dal punto di vista economico, la controversia ha influito sulle dinamiche del mercato finanziario Italiano, con oscillazioni positive per Banco BPM e Unicredit in Borsa. La posizione italiana difende il golden power come strumento necessario per mantenere una banca nazionale solida e vicina alle esigenze delle imprese italiane, contrastando una possibile concentrazione estera che potrebbe penalizzare l'accesso al credito.
Il dibattito si inserisce in un contesto più ampio in cui la Germania sembra applicare strumenti simili senza contestazioni, alimentando accuse di disparità di trattamento all'interno dell'UE. In prospettiva, sarà fondamentale trovare un equilibrio fra protezione degli interessi nazionali e rispetto delle regole del mercato unico, con un possibile rafforzamento del coordinamento europeo sul golden power per evitare arbitrarietà e garantirne un uso trasparente e proporzionato.