
Formazione e risorse umane: la sfida del lavoro in Italia
La trasformazione attuale del mercato del lavoro italiano richiede un profondo adeguamento delle risorse umane, come sottolineato da Natale Forlani, presidente dell’Inapp, durante l’assemblea pubblica di Assolavoro Formazione a Milano. In un contesto dominato dalla digitalizzazione e dalla globalizzazione, la formazione continua emerge come elemento essenziale per affrontare problemi complessi e garantire competitività alle imprese italiane. Solo attraverso un sistema formativo lungo tutto l’arco della vita lavorativa si potrà sostenere la produttività nazionale e prevenire crisi occupazionali. Forlani ha evidenziato che la formazione non riguarda solo le competenze tecniche legate alle nuove tecnologie, ma anche le soft skills come collaborazione e gestione dei conflitti, indispensabili per sfruttare appieno le potenzialità innovative. È inoltre fondamentale diversificare l’offerta formativa, articolando percorsi flessibili e interdisciplinari che rispondano tempestivamente ai nuovi fabbisogni delle imprese, coinvolgendo università, enti di ricerca e partner pubblici e privati. Le politiche attive del lavoro devono evolvere da un approccio passivo a uno proattivo, con servizi per l’impiego orientati a favorire il reskilling e lo skilling, specialmente per gruppi vulnerabili e giovani. Nel quadro di una crescente automazione e trasformazione delle filiere produttive, la sfida per il 2025 sarà quella di costruire un capitale umano resiliente e continuamente aggiornato, in grado di sostenere uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Solo così l’Italia potrà mantenere la propria attrattività internazionale e offrire prospettive concrete alle nuove generazioni.