
Ferie non godute: sentenze in aumento nella PA
Il tema delle ferie non godute nella Pubblica Amministrazione italiana ha visto nel 2025 un aumento significativo dei contenziosi legali, con 425 sentenze emesse nel primo semestre, di cui il 97% a favore dei lavoratori. Questo fenomeno riflette una crescente attenzione dei dipendenti pubblici verso la tutela dei propri diritti, ma espone le amministrazioni a un grave impatto economico e organizzativo. Le difficoltà nella pianificazione delle ferie, dovute a riorganizzazioni e carenza di personale, unita a interpretazioni restrittive delle normative da parte della PA, alimentano il ricorso alla giustizia per ottenere la monetizzazione dei giorni non goduti. Le sentenze ribadiscono il diritto indisponibile alle ferie sancito da norme nazionali ed europee, richiedendo alle amministrazioni di dimostrare l'offerta reale di possibilità di fruizione. L'impatto finanziario è notevole, con oltre 3 milioni di euro erogati per rimborsi e spese legali nei primi sei mesi del 2025, e si accompagna a problemi organizzativi come l'immobilismo decisionale e il malcontento tra i dipendenti. Le possibili soluzioni indicano la necessità di una pianificazione più efficace, maggiore chiarezza normativa, adeguamento degli organici e digitalizzazione dei processi, al fine di garantire il diritto alle ferie senza compromettere i servizi pubblici. Una riforma strutturale è indispensabile per tutelare lavoratori, risorse pubbliche e qualità del servizio.