Divario digitale Ocse: progresso lento nelle aree rurali

Divario digitale Ocse: progresso lento nelle aree rurali

Il rapporto "Closing Broadband Connectivity Divides for All" dell’Ocse del 2024 evidenzia il progresso tecnologico nelle economie avanzate ma denuncia un persistente divario digitale tra aree urbane e rurali. Mentre nelle città la banda larga ultraveloce è ormai consolidata, le zone rurali soffrono ancora per l'accesso limitato e velocità inferiori, con problemi strutturali dovuti a costi elevati, morfologia del territorio e domanda ridotta. Questa disparità ha impatti economici e sociali significativi: imprese rurali meno competitive, accesso carente a servizi educativi e sanitari digitali, isolamento e fuga di popolazione. Molti Paesi Ocse hanno adottato politiche per colmare il gap, come investimenti in infrastrutture e incentivi, con casi di successo ma anche ritardi dovuti a ostacoli amministrativi. L'Italia è in posizione intermedia, oltretutto con suddivisioni interne nord-sud e urbano-rurali ancora marcate, e sta puntando su piani come il PNRR per infrastrutturare le cosiddette "aree bianche". Le testimonianze delle comunità rurali riflettono il desiderio di progresso ma anche le difficoltà persistenti. Guardando avanti, il rapporto sottolinea l'importanza di combinare innovazioni tecnologiche, investimenti pubblici e alfabetizzazione digitale per garantire un accesso equo e inclusivo. Il superamento del divario digitale rurale è strategico non solo per infrastrutture migliori, ma per coesione sociale e sviluppo sostenibile, richiedendo un impegno condiviso a livello istituzionale e territoriale.