Cent'anni dalla Solleder-Lettenbauer: la civetta del sesto grado

Cent'anni dalla Solleder-Lettenbauer: la civetta del sesto grado

L'impresa di Gustav Lettenbauer ed Emil Solleder, che il 3 agosto 1925 affrontarono per la prima volta la parete nordovest della Civetta nelle Dolomiti, rappresenta un punto di svolta nella storia dell'alpinismo mondiale. Questa ascensione non fu solo una sfida tecnica estrema, ma l'introduzione di un nuovo livello di difficoltà: il sesto grado, che segnò l'inizio di una nuova era di arrampicata più audace e raffinata. La loro scalata, realizzata in uno stile pulito e senza uso di mezzi artificiali, simboleggia il valore della passione, amicizia e coraggio, rispecchiando il carattere autentico e pionieristico dell'alpinismo di quegli anni.

La parete nordovest della Civetta si impose come un enigma verticale, una parete che combine diedri, placche lisce e strapiombi, quasi insormontabile e rispettata come un monumento naturale. Lettenbauer e Solleder scelsero il percorso più diretto e logico, che ancora oggi conserva un’aura mitica tra gli scalatori. La loro preparazione rigorosa e la solida amicizia furono fondamentali per superare le difficoltà, incluse le avversità fisiche come l’infortunio al piede di Solleder che necessitò di scarpe di riserva.

A cento anni dall'impresa, il ricordo della Solleder-Lettenbauer agisce come un simbolo di continuità tra passato e presente dell'alpinismo. La via ha ispirato generazioni di scalatori, consolidandosi come una tappa imprescindibile per chi vuole confrontarsi con la vera sfida della montagna. La Civetta rimane un luogo carico di fascino selvaggio e leggenda, un vero totem dell’arrampicata classica che continua a educare e stimolare la comunità alpinistica mondiale, mantenendo vivo un mito senza tempo.