Boom del mercato nero dei chip NVIDIA in Cina: oltre 1 miliardo

Boom del mercato nero dei chip NVIDIA in Cina: oltre 1 miliardo

Negli ultimi anni, la corsa ai chip AI di ultima generazione si è trasformata in una nuova forma di conflitto tecnologico tra Stati Uniti e Cina. Le restrizioni americane sull’esportazione di semiconduttori avanzati, in particolare i preziosi chip NVIDIA B200, H100 e H200, hanno rallentato il progresso cinese ma hanno anche alimentato un mercato nero dal valore superiore a un miliardo di dollari. Questo fenomeno non riguarda soltanto flussi clandestini, ma tocca questioni di sicurezza globale, controllo delle filiere, e innovazione tecnologica su scala planetaria. Le modalità di contrabbando sono sofisticate, passando per front companies, triangolazioni internazionali e rotte strategiche nell'Asia sudorientale e centrale. Gli USA stanno intensificando i controlli e puntano a una maggiore collaborazione internazionale per arginare l’export illecito e gli usi militari dei chip. Questa dinamica segna una nuova frontiera della rivalità geopolitica, con conseguenze profonde sull’innovazione globale, competitività e prezzi dei chip stessi. Da un lato, la Cina tenta di colmare il gap con produzioni nazionali e vie clandestine, dall’altro il mondo assiste a un sistema sempre più complesso di restrizioni e contromisure. Il mercato nero dei chip NVIDIA simboleggia così i nuovi equilibri e scontri che plasmeranno la corsa verso l’intelligenza artificiale nel prossimo futuro.