Bonus anziani 2025: cosa cambia dopo l'intervento INPS

Bonus anziani 2025: cosa cambia dopo l'intervento INPS

Il bonus anziani 2025 rappresenta uno strumento chiave nell'assistenza agli over 80 con gravissime necessità assistenziali, in un contesto di crescente invecchiamento della popolazione. L’intervento dello Stato, gestito dall’INPS, si fonda su una normativa aggiornata che mira a sostenere l’autonomia e la qualità della vita degli anziani attraverso supporto economico e domiciliare. La recente nota correttiva dell’INPS ha modificato le procedure di accesso, ampliando l’inclusione e semplificando la documentazione, riammettendo diverse domande precedentemente respinte. Il bonus si rivolge a soggetti con requisiti anagrafici (over 80 residenti in Italia) e sanitari rigorosi, con certificazioni che attestino condizioni invalidanti severe, quali malattie neurodegenerative e perdita di autonomia nelle attività quotidiane.

Un elemento fondamentale per beneficiare è l’ISEE sociosanitario, con una soglia di 6.000 euro per individuare i nuclei in forte disagio economico. Questa particolare modalità di calcolo esclude redditi di figli non conviventi, concentrandosi sulla situazione dell’anziano per evitare esclusioni ingiuste. Il questionario di valutazione dell’assistenza consente una fotografia dettagliata dei bisogni individuali, analizzando aspetti come mobilità, alimentazione, igiene e supporto familiare, affidandone la valutazione a un’équipe multidisciplinare.

L’introduzione di una procedura per la riammissione delle domande respinte segna un passo verso un sistema più equo e trasparente. Il bonus mira non solo a fornire un supporto economico, ma a rafforzare l’assistenza domiciliare per preservare la dignità e l’autonomia degli anziani. Sfide come la soglia ISEE bassa e la burocrazia persistono, ma il nuovo quadro normativo e l’impegno delle istituzioni rappresentano una base solida per migliorare il tessuto sociale e il welfare dedicato alla popolazione anziana.