
Antitrust indaga Meta per IA su Whatsapp: scenari e rischi
Il 30 luglio 2025, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) italiana ha avviato un'indagine su Meta riguardo l'integrazione preinstallata dell'intelligenza artificiale (IA) su Whatsapp, evidenziando rischi di abuso di posizione dominante nel mercato emergente dell'IA conversazionale. L'attenzione si concentra su temi chiave quali la concorrenza leale, la privacy e il diritto di scelta dei consumatori, in un contesto in cui la preinstallazione forzata di servizi IA potrebbe limitare la possibilità per sviluppatori terzi di proporre soluzioni alternative e innovative. Meta giustifica la sua azione come un modo per garantire accesso a IA in un ambiente sicuro e controllato, sottolineando la crittografia end-to-end di Whatsapp e la democratizzazione tecnologica, ma le autorità rimangono preoccupate per la limitazione delle scelte degli utenti e per la trasparenza nell'uso dei dati.
L'indagine si inserisce in un quadro normativo europeo rigoroso, dove il GDPR e le proposte di AI Act richiedono trasparenza degli algoritmi e possibilità di opt-out, ponendo quesiti su gestione dati, privacy e concorrenza. L'Antitrust italiano, in linea con il Digital Markets Act, mira a tutelare la pluralità del mercato digitale, con precedenti rilevanti nei confronti di colossi come Google, Apple e Amazon. L'integrazione dell'IA su Whatsapp ha significative implicazioni per milioni di utenti italiani, mettendo in luce questioni di libertà digitale, sicurezza dati e consapevolezza tecnologica, con associazioni consumatori che denunciano rischi di lock-in tecnologico.
A livello globale, casi simili sono monitorati in America, India e Brasile, ma l'Europa si distingue per una regolamentazione più rigorosa mirata a garantire mercati pluralistici e competitivi. Possibili esiti dell'indagine includono sanzioni, obblighi di opt-out, interoperabilità e apertura delle API per terzi sviluppatori. Questo caso evidenzia le sfide attuali nel bilanciare l'innovazione con la regolamentazione, definendo nuovi standard di responsabilità e trasparenza per un'IA che sia allo stesso tempo potente, equa e rispettosa dei diritti dei cittadini.