
Scuole europee: edilizia datata e nuove sfide climatiche
Nel 2025, le scuole europee si trovano ad affrontare sfide significative dovute a edifici datati incapaci di garantire comfort termico durante le ondate di calore estive. Oltre a essere costruzioni spesso risalenti agli anni '50 con tecnologie ormai obsolete, molte scuole mancano di adeguati sistemi di isolamento e ventilazione, fattori critici che mettono a rischio salute e apprendimento degli studenti. La temperatura elevata nelle aule influisce negativamente sulle performance didattiche e aumenta il rischio di problemi di salute come colpi di calore e disidratazione, mentre le aree giochi spesso sono completamente esposte al sole, aggravando la situazione.
Il Regno Unito si distingue per il suo ruolo guida grazie a iniziative strutturate che coinvolgono istituzioni pubbliche e associazioni ambientaliste come WWF. Il governo britannico ha emesso allerte climatiche specifiche e sta investendo in un programma decennale per modernizzare l'efficienza energetica e la resistenza al calore di oltre l'80% degli edifici scolastici. Queste iniziative prevedono aggiornamenti normativi e interventi concreti tra cui la gestione delle attività scolastiche durante le ore calde e la promozione di ambienti di apprendimento più sicuri, ben ventilati e in condizioni climatiche più controllate.
A livello europeo, cresce la richiesta di un piano condiviso per l’adeguamento degli edifici scolastici, con un’attenzione particolare all’innovazione, alla sostenibilità e all’inclusività. Le normative edilizie stanno venendo riviste per includere criteri di resilienza climatica, efficienza energetica e spazi verdi protettivi. Tuttavia, la sfida è complessa e richiede cooperazione politica, investimenti significativi e coinvolgimento di tutte le parti interessate, per trasformare le attuali criticità in un’opportunità di crescita educativa e sociale, garantendo scuole sicure, moderne e capaci di fronteggiare i cambiamenti climatici futuri.