
Riforma pensioni 2025: Analisi dei dati su spesa e sostenibilità
La riforma delle pensioni in Italia nel 2025 rappresenta un tema centrale, caratterizzato da una crescita significativa della spesa pensionistica negli ultimi dieci anni. La spesa assistenziale è aumentata del 33,42%, mentre quella previdenziale del 29,86%. Questa crescita solleva preoccupazioni sulla sostenibilità del sistema pensionistico, poiché lo Stato deve far fronte a impegni crescenti che mettono sotto pressione il bilancio pubblico, rendendo necessarie nuove riforme e un dialogo tra governo, INPS e parti sociali.
È fondamentale distinguere tra spesa assistenziale e previdenziale. La prima riguarda il sostegno a cittadini in condizioni di fragilità, finanziata dalla fiscalità generale per garantire equità sociale, mentre la seconda è legata ai contributi versati dai lavoratori, rappresentando una retribuzione differita. Negli ultimi anni, la crescita della spesa assistenziale supera quella previdenziale, alimentando il dibattito sulla separazione amministrativa di queste voci, richiesta dai sindacati per aumentare trasparenza e responsabilità nell'uso delle risorse pubbliche, e per evitare confusione nell'opinione pubblica.
Il dibattito coinvolge anche le pensioni di invalidità, con critiche significative sulle prestazioni attuali da parte del consigliere Valdegamberi, che ne evidenzia l'insufficienza e penalizzazione per i beneficiari. La spesa per invalidi civili nel 2025 raggiunge circa 22,36 miliardi di euro, e la sua crescita mette a dura prova la sostenibilità finanziaria dello Stato. Il Presidente INPS sottolinea che garantire la sostenibilità richiede un mix di interventi, dalla revisione dell’età pensionabile alla modifica dei criteri di accesso, e che la separazione tra assistenza e previdenza sarà cruciale per una gestione più equa e trasparente, coinvolgendo sindacati e governo in un confronto acceso sui contenuti della riforma pensioni 2025.