Musica e convivenza: la lezione di Gerusalemme

Musica e convivenza: la lezione di Gerusalemme

La Scuola di musica Magnificat di Gerusalemme è un simbolo di convivenza in una città segnata da conflitti religiosi e culturali tra palestinesi, ebrei e cristiani. Fondata dalla Custodia di Terra Santa, la scuola offre un ambiente dove la musica diventa linguaggio universale e strumento di incontro tra le diverse comunità. Fra Alberto, direttore e voce narrante, utilizza le sue lettere dall'interno della scuola per raccontare le difficoltà e le speranze in questo contesto.

Gli studenti rappresentano il cuore dell'istituzione, condividendo non solo l'insegnamento musicale ma anche emozioni e sogni, superando divisioni etniche e religiose. Anche nel pieno della violenza, come dopo il 7 ottobre, la scuola mantiene aperte le sue attività come segno di resistenza culturale e normalità. La musica diventa così strumento concreto di speranza, capace di unire e dare sostegno emotivo nei momenti più difficili.

Il Magnificat si configura inoltre come laboratorio di dialogo tra culture e religioni, dove il confronto e la collaborazione danno forma a una convivenza reale. L’orchestra interreligiosa e i concerti pubblici rappresentano un messaggio di pace oltre le note, un atto di resistenza. Le lettere di fra Alberto contribuiscono a diffondere questa testimonianza internazionale, mentre il sostegno di organizzazioni esterne riconosce il valore della cultura come motore di cambiamento sociale. La musica, nella quotidianità della scuola, appare quindi come un ponte che unisce popoli e alimenta la possibilità di una convivenza più pacifica a Gerusalemme.