
Trasparenza salariale: svolta con la direttiva UE 2023/970
La direttiva europea 2023/970 rappresenta un cambiamento epocale per la trasparenza salariale nel contesto lavorativo italiano, imponendo entro giugno 2026 l'adozione di misure volte a garantire chiarezza sui salari e sui criteri retributivi. In Italia, dove solo il 19,3% degli annunci di lavoro riporta una fascia retributiva e meno della metà delle aziende adotta politiche trasparenti, la direttiva avvia una trasformazione culturale e normativa. Il panorama attuale rivela che il 60% dei lavoratori lamenta scarsa chiarezza nei criteri di promozione e solo il 26% considera competitivi i propri pacchetti retributivi, indicativo di una forte necessità di cambiamento.
Coverflex Italia, realtà specializzata in welfare e innovazione HR, sottolinea come la trasparenza sia essenziale per creare ambienti di lavoro equi e attrattivi, trasformando un obbligo normativo in un vantaggio competitivo. La direttiva obbliga le imprese a esplicitare criteri oggettivi e condivisi per promozioni e aumenti salariali, un aspetto che in Italia sfida tradizioni relazionali e strumenti carenti. L’inclusione di fasce retributive negli annunci di lavoro, ancora rara in Italia rispetto ad altri paesi europei, sarà fondamentale per aumentare la trasparenza e migliorare il mercato del lavoro.
Il recepimento della direttiva richiederà un impegno congiunto di istituzioni, imprese e sindacati per definire norme applicative efficaci, con l’adozione di politiche retributive trasparenti che migliorano la sostenibilità e il benessere organizzativo. La trasparenza salariale, inoltre, si lega strettamente all’equità e alla competitività economica, favorendo attrazione e fidelizzazione del personale. Nel complesso, la direttiva UE 2023/970 sfida il sistema italiano a modernizzarsi culturalmente e operativamente, ponendo la trasparenza come leva chiave per uno sviluppo lavorativo sostenibile e inclusivo.