
Crisi europea e dimissioni eccellenti: il caso Rackete e Belloni
Le dimissioni quasi simultanee dell’europarlamentare Carola Rackete e della diplomatica Elisabetta Belloni nell’estate del 2025 hanno segnato profondamente il contesto politico europeo. Provenienti da percorsi professionali e istituzionali diversi ma entrambi simboli di impegno sociale e dedizione al bene comune, le loro uscite hanno evidenziato sia la complessità delle istituzioni europee sia le difficoltà che affrontano le donne nei ruoli apicali. La motivazione ufficiale delle dimissioni è stata di natura personale, ma analisi e osservatori hanno collegato queste scelte a una più ampia crisi politica e di rappresentatività, nonché a un malessere diffuso dovuto all'instabilità istituzionale e all'incapacità delle istituzioni di rispondere efficacemente alle urgenti sfide europee.
Il clima generale in Europa nel 2025 è caratterizzato da profonde trasformazioni e da una crisi politica che attraversa istituzioni, governi e società. L’Europarlamento si trova a gestire equilibri complessi con difficoltà nel raggiungere coesione su temi cruciali quali ambiente, bilancio e sicurezza. Le dimissioni di Rackete e Belloni sono simboliche di tali tensioni: la prima rappresentava una nuova generazione votata alla sostenibilità e solidarietà, la seconda incarnava una lunga esperienza nei servizi diplomatici e di sicurezza. Entrambe hanno fatto emergere la fatica di operare in un contesto istituzionale spesso bloccato da interessi contrapposti, sottolineando la necessità di un ricambio generazionale e culturale ai vertici.
Le conseguenze delle loro dimissioni hanno acceso un vivace dibattito sul ruolo delle donne nelle istituzioni europee, mettendo in luce le difficoltà specifiche che affrontano, tra aspettative elevate, pressioni mediatiche e uno spazio decisionale ancora insufficiente. Questi eventi sono stati interpretati come un campanello d’allarme sulla necessità di riformare le modalità di partecipazione politica in Europa e di rendere le istituzioni più inclusive e rappresentative. Il quadro politico europeo in rapido mutamento richiede uno sforzo collettivo per valorizzare nuove leadership e per superare lo stallo attuale, al fine di offrire risposte concrete ai cittadini e rilanciare un progetto europeo più coeso e moderno.