
Arrestato a Malpensa un presunto hacker di Silk Typhoon
Il 3 luglio 2025, le forze dell'ordine italiane hanno arrestato a Milano Malpensa Xu Zewei, un ingegnere informatico cinese di 33 anni, ritenuto dagli Stati Uniti un membro chiave del gruppo hacker Silk Typhoon. Tale gruppo è accusato di cyber spionaggio, in particolare di aver sottratto dati sensibili relativi ai vaccini COVID-19 presso istituzioni sanitarie americane. L'arresto, eseguito su mandato internazionale statunitense, ha aperto un acceso dibattito giuridico, politico e diplomatico, soprattutto in vista della procedura di estradizione richiesta dagli USA. La difesa di Xu rigetta le accuse, mettendo in dubbio le prove e sostenendo la sua innocenza.
Silk Typhoon è riconosciuto a livello globale come un gruppo hacker sofisticato e potente, presumibilmente legato a interessi statali cinesi, sebbene Pechino neghi ogni coinvolgimento ufficiale. Le operazioni del gruppo si sono concentrate su attacchi informatici a infrastrutture critiche, tra cui la sanità e la ricerca scientifica, con particolare attenzione alle informazioni sui vaccini anti-COVID-19. Gli Stati Uniti sostengono che Xu Zewei abbia avuto un ruolo centrale nella programmazione di malware e nell’esfiltrazione di dati sottratti da enti sanitari, comportando un serio rischio per la sicurezza nazionale e la salute pubblica.
L'arresto di Xu Zewei è stato effettuato senza incidenti grazie a una complessa azione di intelligence internazionale coordinata tra la polizia italiana, Interpol e autorità USA. La sua estradizione verrà valutata dalla Corte d'Appello di Milano, bilanciando il rispetto dei diritti fondamentali con le prove raccolte. Le reazioni internazionali sono state varie: l'Italia conferma la collaborazione giudiziaria, la Cina esprime preoccupazione per possibili pressioni politiche, mentre l'opinione pubblica oscilla tra preoccupazione per le minacce digitali e garantismo verso l'imputato. Il caso evidenzia le nuove sfide globali nella sicurezza informatica e le difficoltà diplomatiche nel contrasto al cybercrimine transnazionale.