
Libri di testo: più fondi alle famiglie per contrastare i rincari
Il caro libri di testo rappresenta una sfida significativa per molte famiglie italiane, soprattutto quelle meno abbienti, minando il diritto allo studio e ampliando le disuguaglianze educative. In risposta a questo problema, il Ministero dell'Istruzione ha annunciato un aumento del fondo statale destinato all'acquisto dei libri di testo per il triennio 2025-2027, con un incremento di 4 milioni di euro previsto già per il 2025. Questo intervento intende compensare l'aumento dei prezzi causato dall'inflazione e dai costi di produzione, garantendo agli studenti un accesso più equo ai materiali scolastici. Le agevolazioni saranno erogate alle famiglie con ISEE basso tramite bandi pubblici gestiti dalle Regioni, che spesso adottano modalità semplificate come voucher digitali o rimborsi, allo scopo di ridurre la burocrazia e agevolare le famiglie. La misura, più che un semplice supporto economico, si configura come un investimento nel capitale umano, favorendo l'inclusione sociale e l'uguaglianza delle opportunità formative. Le famiglie e le scuole, pur accolte positivamente, chiedono ulteriori ampliamenti e misure che includano anche le scuole primarie e forme sperimentali di libri gratuiti. Nel contesto europeo, alcune nazioni offrono già sistemi di gratuità o voucher efficaci, suggerendo che l'Italia potrebbe migliorare ulteriormente attraverso digitalizzazione e collaborazioni innovative. L'incremento del fondo rappresenta un passo avanti importante, ma rimane essenziale mantenere vigile l'attenzione sui prezzi e proseguire il dialogo a più livelli per assicurare un diritto allo studio davvero accessibile ed equo.