Il voto sulla mozione Piperea scuote l’Europarlamento

Il voto sulla mozione Piperea scuote l’Europarlamento

Il 10 luglio 2025 il Parlamento Europeo si è trovato a votare una mozione di sfiducia contro la presidente Ursula von der Leyen, promossa da Gheorghe Piperea e dal partito nazionalista romeno Aur. La mozione contestava la gestione opaca della campagna vaccinale europea durante la pandemia, mettendo al centro accuse di mancanza di trasparenza e responsabilità istituzionale. Pur destinata a fallire, l'iniziativa ha acceso un dibattito sulle tensioni politiche nell'UE, in particolare sulle alleanze delicate tra destre conservatrici e nazionaliste e sulla strategia politica di figure come Giorgia Meloni e il gruppo Ecr. Piperea, figura controcorrente dell’Europarlamento, ha portato alla ribalta temi di sovranità nazionale e critica alla gestione centralizzata europea, attirando consensi soprattutto nei Paesi dell’Est. Nel frattempo, Meloni e gli Ecr hanno scelto una linea pragmatica respingendo la mozione per non destabilizzare le istituzioni in un contesto geopolitico complesso. Il voto ha evidenziato la compattezza dei grandi gruppi pro-von der Leyen ma ha anche permesso di misurare il dissenso interno alle destre europee. Il caso vaccini ha riaperto la discussione sulla trasparenza europea, mentre dietro le quinte si sono delineate alleanze strategiche e politiche tra partiti maggioritari e marginali, in un equilibrio politico delicato. In conclusione, la mozione, pur sconfitta, ha rinnovato la riflessione su responsabilità, rappresentanza e futuro della politica europea in un momento di sfide complesse.