
Amalia Moretti Foggia: la prima pediatra italiana e il valore dell'emancipazione attraverso lo studio
Amalia Moretti Foggia emerge come una figura cardine nella storia della medicina e dell’emancipazione femminile in Italia. Laureatasi in scienze naturali nel 1895 e poi in medicina nel 1898 all’Università di Bologna, si distinse per la sua straordinaria determinazione in un ambiente universitario dominato da uomini. Nel 1899 ottenne la prima specializzazione italiana in pediatria, segnando un traguardo fondamentale nel settore infantile allora poco valorizzato. La sua carriera si intrecciò con un forte impegno sociale: come medico fiscale presso la Società operaia femminile di Mutuo Soccorso, appoggiò la salute delle donne lavoratrici, contribuendo a sfatare stereotipi sulla capacità delle donne in medicina. Amalia scrisse anche per La Domenica del Corriere dal 1926, usando la scrittura come strumento di divulgazione medica e sensibilizzazione pubblica. Il suo percorso rappresenta come l’istruzione fosse per molte donne dell’epoca l’unica strada verso l’autonomia e la parità di ruolo, in un’Italia patriarcale che ostacolava l’accesso femminile all’università e alla professione medica. Inserita in un contesto che vide pionieri come Maria Montessori e Anna Kuliscioff, Amalia contribuì a trasformare la cultura scientifica e sociale del suo tempo. L’eredità di Amalia Moretti Foggia è oggi fondamentale per la storia delle donne nella scienza italiana, simbolo di tenacia e di impegno sociale, e un modello cui guardano studenti e professionisti per ispirazione. La sua vicenda sottolinea l’importanza di investire nell’istruzione e nella parità di genere, valori ancora centrali nelle discussioni contemporanee sulla presenza femminile nelle discipline STEM.