
Intel riduce la forza lavoro: taglio storico nel 2025
Nel 2025 Intel affronta una crisi profonda annunciando un taglio storico della forza lavoro: circa 33.900 dipendenti su 108.900 perderanno il lavoro, pari al 30% del personale. Questa decisione rappresenta la più grande riduzione operata nella storia aziendale e si spiega con risultati finanziari negativi e la necessità di contenere i costi. Accanto ai licenziamenti, anche la struttura manageriale subirà una riduzione del 50%, mirando a semplificare l'organizzazione interna e accelerare i processi decisionali. Tuttavia, questa manovra impone sfide importanti in termini di motivazione e capacità di gestione.
I motivi che hanno portato Intel a questa drastica ristrutturazione sono molteplici. La competizione con giganti asiatici come TSMC e Samsung, leader nella tecnologia produttiva avanzata, ha eroso la posizione di mercato di Intel. A ciò si aggiungono una crisi globale del settore semiconduttori accentuata dalla pandemia, tensioni geopolitiche, e variazioni imprevedibili della domanda che hanno portato a un calo delle vendite e a pressioni finanziarie elevate. La strategia di taglio è anche una risposta a un quadro macroeconomico incerto, dove le aziende riducono investimenti in chip per PC, smartphone e data center, settori chiave per Intel.
Le conseguenze sociali sono rilevanti: oltre all'impatto diretto sui 33.000 lavoratori licenziati, si prevede un effetto domino sull'indotto e sulle comunità dove Intel è datore di lavoro significativo. La sospensione della costruzione di nuove fabbriche in Europa evidenzia inoltre un disimpegno dal continente, con effetti negativi sull'occupazione e sulla competitività industriale europea in ambito chip. Sul mercato, la reazione è di cautela, poiché il taglio è visto come necessario ma non sufficiente per rilanciare la società, che dovrà puntare su innovazione, ricerca e partnership. In sintesi, la ristrutturazione del 2025 è una mossa coraggiosa ma rischiosa che definisce il futuro di Intel e del settore tecnologico globale.