Mosca valuta il blocco di WhatsApp per motivi di sicurezza

Mosca valuta il blocco di WhatsApp per motivi di sicurezza

Negli ultimi tempi, le tensioni digitali tra la Russia e le grandi aziende tecnologiche occidentali si sono intensificate, delineando uno scenario di guerra informatica che riguarda anche WhatsApp. Le dichiarazioni ufficiali, come quelle di Anton Gorelkin, vice capo della commissione informatica della Duma, hanno chiarito che la piattaforma dovrà «prepararsi a lasciare il mercato russo», confermando una linea severa verso software stranieri, in particolare quelli riconducibili a Meta, già designata come organizzazione estremista in Russia dal 2022. Questo quadro è strettamente connesso alla direttiva di Putin mirata a ridurre la dipendenza dalla tecnologia estera, rimpiazzandola con soluzioni locali o da stati alleati, per tutelare la sovranità digitale e la sicurezza nazionale. Dal punto di vista normativo, questa politica rappresenta una strategia di controllo digitale più ampia, volta a prevenire la circolazione incontrollata di informazioni e a proteggere dati sensibili.

Le ripercussioni di un eventuale blocco di WhatsApp sarebbero significative per milioni di utenti russi, che utilizzano la piattaforma per comunicazioni personali e attività economiche internazionali. La perdita di uno strumento così diffuso potrebbe creare criticità sociali, soprattutto tra i giovani e le imprese del settore privato legate alle reti globali. Sul fronte nazionale, le autorità giustificano tali misure come necessarie per la tutela della stabilità e della sovranità informatica, in un'ottica che antepone la sicurezza nazionale ai privilegi commerciali. Nel contesto internazionale, questa decisione si inserisce in un conflitto più ampio tra Russia e Occidente, con accuse reciproche che spaziano dal coinvolgimento in attività di intelligence a denunce di censura e limitazioni delle libertà digitali.

Per contrastare il divieto, la Russia sta promuovendo alternative nazionali come VK Messenger e spingendo verso l’autosufficienza digitale, anche se queste soluzioni non sempre raggiungono la diffusione e l’affidabilità delle piattaforme occidentali. La popolazione e le aziende mostrano preoccupazione per l’impatto socio-economico di tali restrizioni, mentre il futuro di WhatsApp in Russia appare sempre più incerto. Se da un lato è possibile ancora un dialogo per compromessi minori, dal 2022 la linea di Mosca appare più rigida, indicando che la completa esclusione è un’ipotesi sempre più probabile in un contesto di tensioni geopolitiche persistenti.