Privacy e scuola: i rilievi del Garante nella Relazione 2024

Privacy e scuola: i rilievi del Garante nella Relazione 2024

La Relazione annuale 2024 del Garante per la protezione dei dati personali affronta l'importante tema della privacy nelle istituzioni scolastiche italiane, sottolineando le criticità ancora presenti nonostante gli obblighi del GDPR. In primo luogo, emerge come nelle scuole si gestisca quotidianamente una grande quantità di dati sensibili, tra cui informazioni anagrafiche, sanitarie e i Piani Educativi Individualizzati (PEI). Le violazioni più frequenti riguardano la diffusione non autorizzata di dati sanitari e PEI, la cattiva gestione del registro elettronico e la raccolta illecita di dati in progetti universitari, che hanno portato a sanzioni e ammonimenti da parte del Garante. Questi casi evidenziano una carenza di formazione e di protocolli rigorosi nella tutela della privacy, oltre a una gestione superficiale degli strumenti digitali utilizzati nelle scuole.

Le sanzioni amministrative imposte non sono solo punitive, ma rappresentano un segnale forte per sollecitare una riflessione approfondita sulle prassi interne delle istituzioni scolastiche. Gli ammonimenti servono come preavviso per migliorare la protezione dei dati e prevenire future violazioni, che potrebbero avere conseguenze economiche e di reputazione molto gravi. In questo contesto, è cruciale il ruolo dei dirigenti scolastici, del personale docente e ATA, chiamati a promuovere una cultura della legalità digitale attraverso formazione continua, implementazione di misure tecniche di sicurezza e valutazioni d’impatto sulla privacy.

Guardando al futuro, la collaborazione tra scuole, Ministero dell’Istruzione e Garante deve intensificarsi per uniformare le pratiche di protezione dei dati e diffondere buone pratiche. La privacy non deve essere vista come un ostacolo burocratico, ma come un elemento imprescindibile per garantire un ambiente educativo sicuro e rispettoso dei diritti di studenti e famiglie. Solo con una gestione responsabile e consapevole dei dati personali sarà possibile evitare nuove sanzioni, tutelare i soggetti più vulnerabili e costruire una scuola digitale affidabile e rispettosa della privacy.